Borgata del Mulino Balenghe e Formaggio

Riprendo in mano la macchina alla volta di un altro piccolo borgo a Sinio in provincia di Cuneo, comune nelle Langhe a 15 km da Alba che non arriva a 500 abitanti.
Giungo alla Borgata del Mulino e faccio la conoscenza di due abitanti di questo piccolo comune, due veri e propri…balenghi!

Devo precisare che non mi sono permesso io l’epiteto balenghi ma si presentano loro stessi con questa definizione, iniziamo benissimo direi, mi sento a casa degli zii (non so se avete inteso…)

La piacevolezza di una persona la misuro anche dal tempo in cui ci impiega a farmi ridere…e credo che ci siano voluti pochissimi centesimi di secondo

Loro sono Enrico Bergonzoli e Katiuska Trissini che 6 anni fa hanno intrapreso una nuova vita con 3 agnelli, seguito un corso di caseificazione e dopo tentativi e continue sperimentazioni si sono stabiliti in un piccolo borgo in prossimità del torrente Talloria, borgo dal quale hanno recuperato e rimesso in funzione il Mulino ivi presente.

Borgata del Mulino perché c’è un vecchio mulino recuperato, fatto girare e all’interno del locale che lo ospita è stato creato un museo nel quale raccolgono antichi oggetti e strumenti della comunità agricola e da chiunque voglia donare vecchi strumenti

Ora hanno 18 pecore non si definiscono allevatori ma bensì pastori, chiamano ciascuna pecora per nome, e ne riconoscono ognuna dal belato, ognuna con il suo carattere, ognuna con i suoi tempi.
Mi parlano tra le altre di Iris che non ti dà il latte senza una buffetto sulla schiena
Che dire? se non sono balenghi questi!

Cura nell’alimentazione con taglio erba al mattino e portata in mangiatoia, erba scelta, fieno di inverno ma assolutamente niente mangimi.
Vi posso assicurare che sembra un salottino altroché mangiatoia e stalla.
Curato, pulito e igienizzato queste balenghe (anche se non di razza, ma d’animo) stanno meglio di noi…

Scherzi a parte c’è grande attenzione alla sanificazione delle mammelle prima di ogni mungitura e delle strumentazioni per una produzione a latte crudo che riporti tutti i sentori delicati del latte e dell’erba o fieno con cui si alimentano.
Coccolate in tutto e per tutto pensate che le prime che hanno portato a casa se le sono caricate in spalla dalla cima della collina antistante fin giù al torrente, per poi coricarsi tutti insieme nella casetta dove dormono…tutti insieme…che avventure

La produzione Balenghi prevede:
Tuma di Langa 12-15 giorni massimo di stagionatura; “Sola” la tuma con stessa lavorazione della tuma di Langa stagionata 20-30 giorni in locali stagionatura nel crutin o cantinetta prima adesso in cella frigo di stagionatura; Tuma del fèn, caciotta panciuta come la palla del curling, stagionata nel fieno.
Questa tuma è nata da una scommessa tra Enrico e Katiuska la quale invitava Enrico a produrre un formaggio più morbido ed è finita con la discesa del monte di Katiuska…

Sentori del fieno al naso e in bocca un vecchio Trifolao disse “eij sènt odór de fèn ed garitole” ;
Primosale che dal mattino quando esce al pranzo è già consumato; Pecorino lavorazione simile al cacio di Pienza; il Bergé circa 2,4 kg che poi si asciuga stagionato da 3 a 6 mesi; Bergé cit (piccolo) circa metà belgie 1 kg l’origine dopo l’asciugatura viene stagionato 20/30 giorni simile al pecorino fresco dai sentori di latte si presenta canestrato per la forma della fuscella

Enrico e Katiuska inoltre coltivano zafferano e vogliono riportare in produzione un formaggio antico del quale manterrò il mistero…

Facendo un salto indietro si dedicano ad attività culturali che svolgono all’interno del locale dove sta il vecchio Mulino in una sorta di fattoria polivalente su tutte il Laboratorio di Panificazione.

Un ritorno all’antica tradizione del Forno Sociale in cui tutti portavano la farina al mulino e il fornaio dispensava il pane per tutti, ora ci si ritrova intorno ad un tavolo a socializzare

Curiosa iniziativa il “Sacco Bel”: all’interno di un sacco nero si portano i vestiti non più utilizzato in uno scambio reciproco con gli altri. Oltre al riciclo dei materiali donando loro nuova vita in questa “fattoria di idee” troverete foto della vita sociale del paese o dei personaggi che ne hanno fatto la storia, come il proprietario del Mulino che dispensava saggezza, libri storici o guide da consultare, ma anche un semplice luogo di ritrovo per scambiare due chiacchiere.

Me ne vado con nel cuore una storia pazzesca di cui ne conoscevo e probabilmente ancora adesso una minima parte e in tasca il Bruss di Pecora. Sì! Avete capito bene!!! Magari ve ne parlerò…

Mi sono ripromesso di tornare e magari condividere insieme una pizza (da pizzaiolo nei tempi passati), sia chiaro con il loro forno…ma questa è un’altra storia Balenghi!!!!

Pubblicato da Andrea Dei Rossi

Un blog sul Formaggio guidato dalla passione. Punto a promuovere e valorizzare il formaggio dagli aspetti della produzione a quelli della sua commercializzazione. Il racconto del formaggio tra Malghe, Aziende agricole e Caseifici dalla voce dei protagonisti

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