Dove i sentori di burro la fanno da padrone
Torno a casa con un formaggio che, all’assaggio mi è subito piaciuto, probabilmente di malga, sinceramente non ricordo e lì per lì me ne faccio una colpa. Ero concentrato su altri due formaggi presi per una serata particolare. Poi però prendo coscienza della consapevolezza di assaggiare un prodotto senza alcun condizionamento, senza alcun pre concetto seppur benevolo.
Mi soffermo ad osservarlo e dal colore giallo carico direi che potrebbe essere di malga. Ma non ne sono certo. Sì. Anche l’aspetto della pasta mi conferma l’idea di pascolo bello rigoglioso. È quasi luccicante e le mie papille gustative si destano già. E se fosse un Pecorino?
Lo avvicino al naso dopo averlo spezzato e…una nota di tostatura, lì per lì non realizzo. Mi si apre all’istante un ricordo. Domenica pomeriggio in cui non hai voglia di uscire e imbastisci una sala cinema in totale relax. La padella scoppietta e i pop corn son pronti! Belli caldi e croccanti. Esattamente! Pop Corn!
È un assaggio divertente, solleticante, vivace che quasi scoppietta tra lingua e denti. Al calice uno Chenin Blanc in versione spumantizzata Extra Brut che avvolge con la sua morbidezza e il suo profumo dai terreni calcarei di Vouvray. Un bel giallo carico, note agrumate e dolci di pesca, tutto ben tenuto dalla bollicina fine.
Anche la crosta del mio formaggio dice molto, color marroncino, questa trama canestrata…
Mi godo il piacere dell’assaggio…